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PRANZO

 

Il pranzo avviene in sezione, indicativamente dalle 12.00 alle 13.00 (per la sezione primavera è anticipato di 15 minuti).

Il pranzo non è solo un’occasione di soddisfacimento di un bisogno primario, ma un momento di relazione e socializzazione, di intimità con il proprio gruppo classe e con l’insegnante di riferimento che impara a conoscere i tempi e i ritmi di ciascun bambino, nonchè i cambiamenti legati al crescere e alla definizione dei gusti personali. Questo è anche un momento che risveglia il ricordo di casa (soprattutto nei piccoli), per questo deve essere vissuto in un ambiente tranquillo, non caratterizzato dalla fretta, strutturando il tempo e la stanza attraverso rituali che rafforzano l’esperienza: ogni bimbo sceglie il posto che preferisce, accanto all’amico che, in quel giorno, ha piacere di avere vicino e non viene in alcun modo obbligato a mangiare quando non ne ha desiderio, anche se, ogni pietanza, viene servita comunque, così da stimolare l’avvio di un percorso di scoperta del cibo nel suo aspetto conoscitivo-sensoriale (colore, consistenza,…), anticamera dell’educazione al gusto e ad affrontare ciò che è sconosciuto senza timore. 

Si cerca, quando possibile, di non imboccare i bambini, affichè essi possano avere l’occasione di scoprire il piacere di mangiare in prima persona, sperimentando il saper fare e trasformando questo momento in un’occasione di rafforzamento della propria personalità.

Durante l’appello della mattina, l’insegnante di sezione, a rotazione, sceglie tra i bambini un cameriere che, dotato di apposito grembiule, avrà il compito di apparecchiare, prelevare il cibo dalla cucina con l’aiuto di un carrello e la supervisione della cuoca, servire il primo piatto ai compagni e riassettare al termine del pranzo. 

L’apparecchiatura, come insegna M. Montessori, è un’importante attività di vita pratica che favorisce l’autonomia, la stima personale, esercita la manualità fine, il coordinamento e direziona il bambino verso la cura del gesto. Tutto è a misura di bambino: tavolo, sedie, stoviglie.

I camerieri apparecchiano la tavola con tovaglie di stoffa, posizionano bicchieri in vetro, stoviglie in ceramica e posate (forchetta e cucchiaio, il coltello viene dato ai bambini grandi e mezzani quando vi è necessità di tagliare carne o pesce) davanti ad ogni posto preparato in precedenza dall’insegnante, nonché mettono una brocca di acqua su ogni tavolo (i bambini si servono l’acqua da soli e, generalmente, quelli grandi aiutano i piccoli non ancora abili nel gesto) ed il cestino del pane.

I bambini non usano bavaglino, ma il tovagliolo che viene riposto nelle apposite sacche fuori dalle sezioni.

Le  pietanze vengono porzionate dall’insegnante e servite a ciascun compagno dai camerieri, mentre per il “bis” i bambini si servono da soli (la ciotola con il cibo è posizionata su di un apposito tavolino così che tutti i bambini possano mettervi accanto il proprio piatto e porzionarsi la razione desiderata con un  piccolo mestolo).

Al termine del pranzo, mentre la classe chiacchiera con l’insegnante nell’angolo morbido della sezione, i camerieri riassettano (solo per ripiegare le tovaglie l’adulto collabora), portando le stoviglie sporche in cucina.